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strategia shortstack

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Messaggio  Gis Mar Giu 03, 2008 2:54 pm

cosa ne pensate della strategia shortstack??

io la trovo molto vantaggiosa, ma sono sicuro che gummy potrà illuminarci meglio sull'argomento
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Messaggio  Devil.27 Mar Giu 03, 2008 3:32 pm

Vantaggiosa puo' darsi, ma anche estremamente 'pallosa', ovvero si giocano pochissime carte e si spinge come dannati con un gioco molto schematico e facilmente 'leggibile'. Occorre sicuramente molta pazienza e si verra' probabilmente premiati a livello di bankroll ma di soddisfazioni al tavolo... poche. Inoltre occorre scegliere con cura il tavolo su cui giocare, se becchi il caviglione che chiama con qualsiasi cosa puoi prendere anche delle belle bastonate. OK sono bastonate 'shortstack' ma ti fan passare la voglia. Non fa per me.
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Messaggio  Panda Mar Giu 03, 2008 11:30 pm

cosa???? millemila fold???? benvenuti nel mio mondo... Twisted Evil
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Messaggio  Gummy Mer Giu 04, 2008 2:34 am

Io l' ho studiata un po' e applicata parecchio direi... 21000 mani e il mio bilancio devo dirvi la verità non è in positivo tuttavia so per certo che se applicata correttamente è una strategia che porta ad un profitto, viene citata da Alioto e Rolf Slotboom
I problemi che ha evidenziato devil sono direi tutti veri cioè:
- è abbastanza noiosa
- occorre molta pazienza
Circa il 80 % delle mnai che ho perso (saarebbe un pelo di più ma mi vergogno a dirlo) deriva palesemente da mie errori ( ho tralasicato i coinflip);
infatti un giocatore di poker non novizio tenderà sempre a dare una sua interpretazione di quali siano le scelte migliori da prendere ed è proprio qui che nascono gli errori... tutto quello che viene spiegato ha una sua motivazione logica e difficilmente vengono illustrate o presentate situazioni errate.
Una cosa fondamentale che si scopre solo dopo un po', oppure quando te la dicono i coach è che una strategia SSS rappresenta senza ombra di dubbio la base sulla quale poi poter articolare una propria strategia di gioco. Con questa strategia infatti si comprendono appino i concetti basilari come: posizione, rilancio, dimensione del piatto, semibluff, continuation bet, pot odds. All' apparenza sono tutte cose note, ma capirle affondo non è semplice ed è necessario esercitarsi ed in seguito studiare. Io ad esempio sono solito dopo una sessione postare le mie mani giocate per ricevere commenti ed eventualmente vedere dove poso aver sbagliato e vi assicuro che si apre un mondo.

Detto questo, per giocare correttamente una SSS sono necessari: pazienza, costanza, calma, tranquillità, lucidità e concentrazione. A me capita spesso di giocare per noia e tendo a sbagliare e a commettere errori ( e quando intendo errori , non vuol dire che gioco in maniera differente dalla norma, ma vuol dire che commetto errori tangibili cioè momeneti nei quali la decisione da prendere è chiara e difficilmente ci si può scostare) Un esempio su tutti la gestione di mani che all' apparenza posso sembrare buone ma in realtà sono mediocri e decisamente perdenti come AQ 99 KT JT.
Fate conto che giocare una SSS corretta vuol dire giocare circa il 10% delle mani giocare una strategia aggresiva vuol dire andare dal 15 al 25% di mani giocate dopo è meglio lasciar stare perchè vuol dire che non si è capaci. Quindi bisogna essere pazienti (ovviamente si sta parlando di cash on line) Ricordate che a qualunque persona molto esperta chiediate cosa bisogna fare in questo gioco la risposta è semplice: FOLDARE.
Inoltre la SSS richiede costanza perchè a differenza dei sit dove è necessario cambiare marcia qui bisogna essere tranquilli e DISCIPLINATI come non mai (mia grossa pecca).
I consigli che do sono semplici, prima di tutto partire con la SSS anche se vi rompe o non vi piace giusto per capire come funziona il gioco del poker on line poi se volte vi potete spostare in quella normale anche detta Big stack.
Pubblicate anche qui le vostre mani che le commentiamo e vediamo se ci possono essere degli errori, siate disciplinati e tranquilli (l' opposto di me). Anzi adesso faccio un post dove vi metto le mie mani delle ltime due sessioni disastrose così vi faccio vedere dove ho sbagliato.
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Messaggio  MaxxMatt Lun Ago 04, 2008 1:47 pm

Intanto questo thread non è "off.poker", in quanto parla proprio di poker, quindi un panda o un gis a caso dovrebbero spostarlo nella sezione apposita.

Solitamente, i guru del poker di turno usano tutto il proprio karma per convincere che "ad un tavolo cash-game si deve entrare sempre con il maggior numero di fiches possibile e tendenzialmente, livellare il proprio stack a quello con stack maggiore costantemente per evitare situazioni spiacevoli quali essere costretto a giocare mani senza che il proprio numero di fiches impatti sulle scelte proprie o dell'avversario".



Oh, bene. Ho espresso proprio un bel concetto in maniera chiara e c(irc)oncisa. Quindi ora posso tornare ad esprimermi come se il poker non lo conoscessi Smile


Entrare con meno bigblinds di quelli a disposizione è una mossa scorretta.
Questa frase non ha valore assoluto ma lo possiamo rendere tale in tutte le circostanze di cui sotto e con le seguenti ipotesi:

1) Giochi a poker.cash senza patemi. Il tuo bankroll è adeguato al livello che hai scelto o che pratichi e sei consapevole di impegnare di volta in volta al massimo il 5% di quello che hai. Calcoli alla mano. Giochi 1/2 live, entri con 200 ovvero 100bigblinds, hai un bankroll complessivo di almeno 4000. Se si opta di entrareal tavolo con più di 100bigblinds, giocare deepstack di proposito ed impiegare quindi, molti più soldi del "normale" in un'unica sessione di gioco ( Value@Risk più elevato del solito, quindi ) vi raccomando di NON trasgredire la regola del 5%. Se volete entrare con 500+ ad un tavolo, sappiate di avere almeno 10000+ a disposizione a casa sotto il materasso.

1.1) Per bankroll, il sottoscritto considera tutto quello che non è soggetto a decrementi causa mutuo, affitto, spese mediche, soldi per mangiare, costi fissi etc etc. Si sta parlando di "giocare" a poker non di "rovinarsi" a poker, quindi, se ne avete meno "da considerare persi", giocate meno o giocate formule diverse, che prevedono "impegni e movimenti di masse monetarie" diverse.

2) Sapere ciò che si sta facendo. Non è banale. Se non si sono afferrati per bene concetti come "mai committarsi" o "mai tiltare" o "mai considerare un'unica mano cruciale per il prosieguo del proprio gioco", non si può affrontare questo tipo di ragionamento. "Rischiare" ogni volta "poco" ma per "tante volte" è brutto. "Impegnare" con perseveranza "poco" ma per "tante volte" è tecnicamente profittevole.

2.1) Se il "poco" non è riferito solo al rapporto soldigiocati/soldiposseduti ma anche tra soldigiocati/soldigiocatidagli altri, si parla di short.stack.strategy ( ovvero corta.pila.strategia Smile ).

Uhm...
Uhmmmmm...
Uhmmmmmmmmmm...

Come vedete dal numero di mugolii pocanzi ascritti ai posteri, non mi trovate promotore di una strategia di questo tipo SE SI ESCLUDONO QUESTI UNICI PUNTI DI ATTENZIONE:

A) Non si gioca a poker.cash da tanto o tanto da saper sfruttare varie situazioni ed uscire sani e salvi da tricks e badbeat senza perdere tutto.
B) Non si sanno effettuare manovre tipo "play the board" in maniera profittevole. Cioè, quando si è "cavigli" rispetto al livello di gioco del tavolo.
C) Si tende a rischiare di giocare il proprio stack per intero praticamente ogni mano.
D) Si usa una strategia di gioco al cash.game simile a quella che si ha durante i tornei.
E) Si ha una pazienza molto grande ma so di non avere molte mani a disposizione di "attesa" ma quando trovo la monster, so di doverla sfruttare al meglio per ottenere quanto di più vicino c'è ad un double up.




Quindi, tutte le volte che io mi trovo a non saper orchestrare al meglio le mie "doti" e "capacità" ad un tavolo, ogni volta che le mie giocate tendono ad essere "faccio, aspetto, aspetto, faccio, all-in", ogni volta che noto la tendenza ad avere molte delle mie fiches in gioco troppo spesso...

...ecco...

in tutte queste situazioni io vi raccomando di cambiare meno dei 100bigblind soliti e di entrare al tavolo con40/50BB e non di più.

Che vantaggi si hanno?
O meglio... riuscite a vedere dei vantaggi, vero?
Li analizzerò tutti rispetto ai punti di attenzione stilati:

A) Se è l'esperienza che manca, pur perdendo di volta in volta "poco", il rischio maggiore è di perderlo "spesso". La sequenza di sconfitte/reload potrebbe essere insostenibile dopo poco. Avere poca esperienza porta a non saper riconoscere al tavolo fish e pro. Non valutare bene stacks e mani con opportunità di bluff. Non poter gestire bene tutto lo stack per lungo tempo. Ore di gioco non si possono risolvere, mai, praticamente MAI, in un'unica mano o in poche mani giocate male. Ne andrebbe della dignità del gioco. L'unica cosa che vi deve penalizzare è il "fato", il "caos", il "caso" e non le vostre scelte. Non saper amministrare per lunghi periodi tanti BB porta quasi sempre alla disfatta. A questo punto, avere poco e rischiare di andare all.in non sarà sempre "profittevole" o "intelligente" ma se la scelta delle carte è opportuna, pur ottimizzando meno le monster hands ed effettuando giocate standard o cmq senza fantasia, si vince meno rischiando meno.



B) Se il mio gioco è passivo o non si modula attorno flop, turn e river e non riesco a gestire bene le diverse fasi di gioco, tanto da dover forzare il gioco solamente con le fiches impiegate, tanto vale sapere di poterne perdere poche ogni volta.

C) Se da deepstack, si forzano tutte le mani con raise, reraise, bet, bet, raise, call, il nostro futuro è destinato ad essere infausto e frustrante. Tutti i giocatori che spingono come dannati molte mani e che pensano che ciò basti per guadagnarsi il diritto di "pensare" di vincere le mani in cui entrano, moltiplicano i rischi per lo stack inutilmente. Vuoi correre il rischio di andare all.in quasi sempre per vincere i piatti che scegli di giocare? Non impiegare troppo ogni volta allora e non te ne rammaricherai. Non sarai considerato un "genio" al tavolo, ma statisticamente, un doubleup con carte molto buone viene negato solo dalla sfortuna e non da se stessi.

D) Il peggio del peggio. Veramente il peggio del peggio. Non ci sono mani più importanti o cruciali di altre. Non ci sono "vincite minime" da portare a casa per necessità dopo ore di gioco, non ci sono incrementi dei rischi, non ci sono ante da riscuotere. Il gioco è lineare. Non c'è pressione che aumenta e maggiore influenza delle monster hands in mani appena si inizia a giocare o durante le fasi finali del torneo. Tutto impatta sempre alla stessa maniera a meno che non si avvicendino al tavolo cosi tanti giocatori e cosi tanti stili di gioco e stack impari che le nostre giocate debbano essere modulate di conseguenza in fretta e perentoriamente. Se dopo un pò mi faccio prendere dalla frenesia, tendo a rischiare di più, mi convinco di dover gestire o giocare più mani per "fare fiches"... ecco... allora anche qui è preferibile giocare SSS. Tanto andare all in con poco è comq soggetto a variabili non sotto il nostro controllo ma tutela dal caso avverso (+EV ma sottomedia?).

E) La sottile arte del fold ad libitum until being dealt with monster hand. Raise from any position x3-x4 committandoti largamente, spera in un paio di call avversari e squeeza in continuation bet o raise all in anche se non hitti il board. Probabilmente non avrai solo un avversario, sopratutto se hanno chiamato players con un numero di fiches MOLTO superiore al proprio.

CHE MANI SCEGLIERE?

Se il tavolo è molto loose, non è proprio il caso di optare per i classici coppia alta ( che non sia AA o KK, che sarebbe un affronto al gioco non decidere di rischiare ) o Ax perchè spesso risultano mani dominate, dominabili o che NON MIGLIORANO fino al river. Giochi SSS? Non puoi pensare di non arrivare al river. Le coppie migliorano solo in casi MOLTO rari e non puoi sperare che il giocatore loose non ti segue con merda o a sua volta coppie o un range di mani molto alte. Molti avversari = tanta paura = multiwaypot = al river non siamo mai sopra il 30/40% anche con AA/KK. Io opterei spesso per connectors alti out of position fino ad 87 da bottone se non ci sono stati troppi call. In relazione al numero di calls, il valore della nostra mano tende ad essere sempre più basso, quindi la chiamata dovrebbe avvenire sempre con una coppia di carte sempre più rara e buona. Se sono io ad intraprendere l'azione invece, posso abbassare questa soglia fino a mani poco più che mediocri più ci avviciniamo al bottone.

Arrivo necessariamente al river perchè committed ad ogni piatto?
Scelgo correttamente il "valore" della mia mano iniziale in funzione del piatto potenziale, degli avversari potenziali e del sapere di essere chiamato almeno da due o tre avversari?

In casi come questo, giocare mani drawing, suited connectors, pocket monsters hands è la regola.
Ci ritroveremo ad avere un dinamismo maggiore dei nostri avversari e rischiare di essere "dominati" raramente.

Se il tavolo è molto tight, invece, è preferibile sapere che in un 1vs.1 non troveremo situazioni di gioco migliori che il classico pocketpair vs. highcards o pair vs. overpair, sperando di non essere dominati. Istinto e coerenza al tavolo possono aiutare.


Fatto sta che vi chiameranno.
Penseranno che siccome siete corti vi debbano chiamare.
Almeno in due.
Quindi sperate di non essere in una coda di statistica troppo accentuata, in una fat.tail di merda ( e quindi sventurata per i più Smile)
E preparatevi al peggio...




Parleremo di folding equity con una certa frequenza d'ora in poi ma non necessariamente è un concetto che si applica facilmente ad un "pre-board e post-board" senza scenari precisi.
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Messaggio  MaxxMatt Mar Ago 05, 2008 10:52 am

La moda catalizza da sempre quel che succede nelle menti o deboli o indisciplinate o semplicemente curiose.

Il tavolo a punti di ieri, ne è un esempio lampante, tra il serio ed il faceto, quel che vi sto andando a descrivere è proprio quello che è accaduto, che ci crediate o no...


Si siedono in 7, tutti corti meno che 2 solidissimi giocatori da tavolo a punti, abituati questi ultimi a sessioni interminabili e minitilt da non perdere interi stacks.

I fautori della Strategia Short Stack ovvero Succhio Se Strafaccio ovvero SSS saranno in brodo di giuggiole. Tutti seduti con un 100 di punti, anche meno, tutti pronti a trasformare il gioco in un tiro al double up, una corsa all'andare a letto ad ora non troppo tarda con almeno il doppio delle fiches se non di più. Questa enfasi era supportata da frasi del tipo "proviamo ad essere short..." oppure "facciamoci sto doubleup e poi via" oppure "vado in all.in tutte le mani, eh? venite, venite..."

Sembrava il teatrino dell'inverosimile.
I tavoli dei sng erano praticamente silenti, niente era strano, innovativo o elettrizzante, ma le 7 o 8 scimmie imbizzarrite ed eccitate dal suono delle fiches nuove di zecca, sembravano un concerto di bonghi e tamburi, pavoni atti a ruotare il loro piumaggio e gorilla aitanti intenti a battersi il petto...

Rispetto...
Ah, sudato, onorato e costipato rispetto!!!

Ecco come lo si esige dal basso della propria condizione di SSS, ululando al cielo delle parole sconnesse ascoltate 1/2 in bagno, 1/2 alla cassa ed 1/2 al bar ( si lo so che fa 3/2, ma ciascuno di loro aggiungeva arbitrariamente del torbido alla loro vita ed alle loro conoscenze, strafacendo, che sarà una parola ricorrente... )

SSS POOR PERSPECTIVE
  • Prima mano 2 call, nessun raise, raise all.in. No call. Pot guadagnato 3punti. Pot rischiato 50punti.

  • Seconda mano 3 call, nessun raise, raise all.in. No call. Pot guadagnato 5punti. Pot rischiato 98 punti.
  • Terza mano 2 call, raise 7, re.raise all.in. Call. Pot guadagnato 100punti circa. Pot rischiato 100punti.
  • Quarta mano 5 call, raise 12, re.raise all.in dello stesso della mano precedente. Call di uno dei deepstack. Pot guadagnato 0punti. Pot rischiato 100punti.


SSS kaput.
SSS, chi era costui?

Piu che "chi", interessa il "come" costui, o meglio, diciamo costoro visto che di aspiranti SSS's ce ne erano parecchi, hanno interpretato ciò che l'SSS richiederebbe.

Prima mano: senza piatto rischio tutto quello che ho da early-middle position con un raise all.in, ex abrupto. Senza azione di alcun tipo diversamente da quella convenzionale ( call, fold ), s'impone una non scelta: foldare il proprio raise all.in. Chiamabile solo con AA, KK, forse AK ma in realtà non appetibile in alcuna maniera: non c'è piatto, non c'è stato gioco, non c'è stato niente se non una serie di battute e provocazioni da zuffa in strada...
Seconda mano: senza piatto rischio tutto quello che ho da middle position con un altro raise all.in, credibile o meno che fosse, ostentatamente -EV ogni chiamata, senza tells particolari, chiamabile solo con 2 o 3 monster hands un'altra volta...
Terza mano: Sembra accendersi un barlume di raziocinio nelle mosse dei più, ma è solo una mia positiva attitudine a vedere le cose; in realtà, la dinamica è esattamente mossa dagli stessi concetti sbagliati che ha mosso le precedenti 2 mani, ma è stata solo fortuitamente generata "leggermente" in un contesto migliore. Lo squeeze da late.position è fatto con una folding equity ancora non accettabile in termini matematici, ma è fatta seguendo l'idea: qualsiasi mano abbia io, io impongo che possano chiamare il mio raise all.in, a metà tra il coraggioso e l'oltraggioso, solo un omino con una mano molto buona, che sia messa in un range di mani "rare" o "molto rare". Quindi, statisticamente, la mia mossa verrà premiata ( ovvero folderanno tutti sperabilmente o [tutti-1] sperabilmente ) un numero di volte superiore a quello che vedrà i miei avversari con "premium hands".

Quindi, pur rischiando molto rispetto al piatto o rispetto ad una visione a lungo periodo del gioco ( OVVERO COME LA SI DOVREBBE AVERE ), si spera in:
1) guadagnare il piccolo piatto sicuramente o fare un double-up fortuitamente
2) simulare una mano molto forte, giocata cosi per via dello stack esiguo che rende il gioco praticamente binario ( A-fold, B-raise all.in ) e semplice da interpretare
3) confrontarsi, in un tavolo full players con molti calle e con mani decenti poco più che decenti ma difficilmente dominati ( considerazione puramaente speculativa basata sui possibili range di mani che chiamerebbero il proprio shove ) SOLO con uno di essi, facendo "lievitare" la propria probabilità di vittoria, da un timido 20/30% ad un più corposo ( sperabilmente ) 30/40/50%. Alla lunga, se ci si aspetta dei call con frequenza, questa prospettiva di gioco e strategia risultano completamente distruttive, perchè il numero di mani che si vinceranno ( checchè vi sembri a voi giocatori ) partendo sotto il 50% non sarà mai adeguatamente soddisfacente o produttivo.

Quarta mano: Questa è meno scema delle precedenti. Se non ci fosse stato il deep stack coinvolto, avrebbe sicuramente portato i propri frutti. Piatto decente, situazione esasperata dai 3 raise-all-in immediatamente precedenti, peccato per l'SSS aver trovato sul proprio cammino il giocatore deepstack che esperto e saggio quale è, in position e con delle buone carte in mano, dopo aver atteso momenti migliori, si è trovato con tutte le fiches dell'avversario senza che le sue venissero intaccate pericolosamente.

Notato il trend?
Qualcuno impiega in un unico colpo di pistola alla tempia nella roulette russa del poker, tutto quello che ha, senza possibilità di salvarsi, tirarsi indietro a metà del cammino.
Qualcun altro, un quell'unico colpo tirato, ha fatto in modo che non si rischiasse la vita, ma si potesse giocare altre 10-15 mani simili: sfruttando argomenti puramente statistici, nessun problema a dichiararsi vincente ( scelte oculate a +EV ) su tante mani mentre il risultato sarebbe completamente impredicibile preflop in quell'unica mano che lo SSS decide di "usare" a scatola chiusa.





Giocate SSS come dei minkioni, fatevi un'immagine "callabile", esprimete del pessimo poker e la "bellezza dell'essere Short" svanirà nel fumo generato da "tante piccole sicure perdite" invece che "poche grosse perdite potenziali".
MaxxMatt
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