adesso dico basta!

dopo la terza purga consecutiva in un torneo: una volta AA rilancio di 500 bi becco un all-in in faccia contro il chipleader (bui 200-400) che pensa che non ho un cazzo e invece istant call. lui KJ off ovviamente fa doppia coppia un piatto da 10000, chi è il matto che va in all_in con KJ!! è che nessuno mai mi fa niente in mano, ma sono io che lo faccio capire dopo un pò di gioco e le carte danno ragione ai cavigli o principianti! seconda volta coppia di 3 vado all-in di 4.500(bui 300-600) tutti foldano è l'ultimo chiama con K9s ovviamente K al river! lui aveva circa 9mila pezzi, chi è il pazzo che fa call con k9 di colore con il suo stack eppure le carte gli hanno dato ragione! terza volta io ho QQ (bui 150-300) rilancio di 900 il chipleader mi fa 2500, mi sono detto ho beccato kk o aa però vado in all-in lo stasso! questo è un'altro caviglio che nn mi fa niente in mano lui poi mi ha chiamato l' all-in con A e dieci off, INCREDIBILEEE! ovviamente turn asso river asso, anche questa volta la carte hanno dato ragione al principiante! adesso per uscire da questo tunnel mi faccio una bella pausa di 15gg come i grandi campioni vado in ritiro e a metà maggio tornerò come nuovo, immaginate senza toccare le carte x 15gg! quando rientrerò a lottare sui tavoli di BOLOGNA e pv avrò un'altra visuale di gioco e ricomincerò a vincere e tornerà il vero SUPERGERRY, quello di sempre! c'è la farò?????????

Voglio essere onesto fino all'osso.
Questo è un gioco nel quale è già tutto predisposto. L'unica cosa che tu puoi fare è decidere se giocare o no.
In ogni caso, non influisci sulle carte: voglio dire che, dal momento che il dealer comincia a distribuire, le carte andranno in modo automatico e, teoricamente, è già scritto il nome del vincitore; il giocatore può solo decidere se sì o no.
Al poker con 5 carte puoi influire con lo scarto (in maniera determinante), gli altri possono influire su te e al limite, si può addirittura rigiocare la mano (se tutti fanno parola).

Non voglio certo insegnarti il poker a 5 carte, tantomeno il Texas hold'em, ma semplicemente far capire che il filo tra fortuna e abilità è grosso quanto un atomo: è esilissimo, non siamo molto lontani da "carta perde, carta vince", dire che uno è bravo piuttosto che sfortunato (o viceversa) è una affermazione, direi, empirica.
Questo è un gioco con poca (molto poca) scienza e tanta, ma tanta, arte; tutti i giocatori del Bononia hanno centinaia di storie da raccontare nelle quali sono accaduti fatti inenarrabili, vergognosi e al limete del delinquenziale: furti, rapine, scippi e in generale botte di culo (avverso, naturalmente) mostruose, viene logico da pensare "ma se tutti perdono, chi cazzo vince?"; se tutta questa gente ha sofferto sfighe mostruose,deve pur esserci qualcuno che ne ha tratto vantaggio, no? Mistero.
Io credo che la fortuna regni sovrana in ogni cosa della vita (e quindi gioco compreso) per cui noi del Texas Hold'em possiamo solo armarci di tanta pazienza, intuito e analisi delle probabilità: questo è quello che abbiamo.
Marco
P.S.
Sono quello che mandasti a cagare.

il termine "empirico" significa "basato sull'esperienza concreta"...

@Jerry.
Ho letto tutto.
L'unica cosa che reputo veramente importante rimane lo spelling della parola SUPERJERRY.
l'ho scritta in maiuscolo perchè solitamente è urlata. Ululata.
Abbreviare e calcare la prima parte per poi dire in maniera quasi atona la seconda ed ultima sezione della parola.
Mettere enfasi nell'accento della U. Nello slancio del braccio destro verso l'alto, ruotare la testa leggermente di lato ed arrivare sincroni con la dizione della ER. Quando si reclina altrettanto impercettibilmente la testa si completa il termine come in un soffio, come una stoica conquista. Come la quiete dopo la tempesta. Io la scriverei così:

SSU' P E r j e r r y


Il resto conta veramente?



@marco
Se scegli, tra i tanti, il modo più opportuno col quale inferire al gioco, non siamo lontani dal dire la cosa più giusta.

Io è da un pò che ti sento dire ( magari un pò sfiduciato, magari no ) che le carte son pressocchè tutte uguali, che talento e bravura sono condizionate sempre dalla bravura e sopratutto che molte qualità del giocatore XTYZ non vanno prese come tali ma son determinate ( e non condizionate ) anche e sopratutto da avversari e fortuna.

Come mai? Cioè... giochi benino secondo me, perchè non vuoi dare il giusto merito ai risultati che ci sono in giro e sminuisci gran parte del gioco con un "tyche, la dea che ci conduce per mano, fa tutto o quasi quel che ci serve per vincere?"

Dopo anni di mani giocate a -EV, sarai sicuramente perdente. Anche se hai vinto 1milionediformaggiodollari in una sculata clamorosa una o più volte.
Dopo anni di mani giocate al 40% sicuramente sarai sotto col bankroll. Anche se giochi a microlimiti.
Dopo anni di coinflip giocati e vinti e persi, ti renderai sicuramente conto di quel che realmente è un coinflip e deciderai di non giocarti un intero torneo al 50% per non vanificare ore ed ore di gioco.


Come sai, è solo "al momento", nello specifico, nel caso particolare, che l'esito della scelta fatta non è predicibile. Non è deducibile alcun andamento, non è indecente vincere o perdere nulla.
Alla fine della nostra vita di giocatori, in heads up, io e saba sicuramente saremo lo specchio del nostro gioco reale. Non fatto di colpi di fortuna o di mera cabala.


Un atto di fede è scegliere il modo di giocare, conoscerne tanti e saper valutare quale sia il migliore nella impredibicile situazione in cui si è coinvolti.

A parte le carte, a parte il gioco, a parte le regole, il principio imprescindibile della minima spesa per massima resa ( o meglio del minor impiego per la massima, proporzionale, capitalizzazione ) è l'arma migliore.


Non vincerai quasi un caxxo contro avverari bravi come te ( prima faccia della medaglia ) ma contro sprovveduti, giocatori in crescita, giocatori emozionali, giocatori saltuari, avrai un vantaggio evidente ( seconda faccia della medaglia ).


Io che gioco poco frequentemente, ad esempio, a costo di rimanere corto, voglio giocare solo mani dominate ( se in semibluff ) ma potenzialmente nut ( vedi la backdoor di prima ) o dominanti ( XY vs. ZK con XY >> ZK ) eliminando più possibile coinflip e "carte diverse".
Questo mi tutela. Gioco poco e devo avere tante possibilità di vincere.

Se giocassi più frequentemente, avrei voglia di entrare in molte ma molte più mani al 50% o al 40%, sapendo che contro avversari saltuari ho a mia volta il vantaggio della somma netta positiva di tutte le mani al 70/80% che continuerei a voler giocare con le nuove mani in coinflip.

E' questione, in primis, di sapere che accesso si vuole dare al gioco.
Che conoscenza e stile si può adottare, mutare, creare.
Una volta stabilito, tenere duro.
Aderenza al modello.
O muerte.



Adelante,
MM

Rorschach: forse ho sbagliato a coniugare i periodi, in effetti sembrano disgiunti: volevo dire che se uno afferma la bravura invece che la fortuna, la sua dichiarazione arriva da decine (centinaia, anzi) di serate passate al tavolo e quindi, come tu giustamente hai sottolineato, dall'esperienza maturata; il periodo successivo afferma che, invece, di scienza (ed è un fatto, non un'opinione, escludendo il calcolo delle probabilità che è l'unico aspetto scientifico e di questo potremmo parlarne) c'è nè davvero poca, intesa come tecnica di gioco; meglio: "io so fare delle cose che tu non sai, io conosco tecniche che tu non conosci".
La scienza si basa sull'esperienza (l'esperimento, sempre e ovunque ripetibile) e invece l'approccio del giocatore è molto più "artistico", pur tenendo conto di cose come probabilità, conoscenza dell'avversario e fattori come "ne vale la pena?", "ho (ha) molti (pochi) soldi", siamo all'inizio, siamo alla fine.
MM:
Apparentemente la mia posizione sembrerebbe contraddittoria: di fatto "cosa vieni a giocare se poi si basa quasi tutto esclusivamente sul fato?"
"Il giocatore" di Dostoevskij potrebbe essere una buona risposta, quelli come te (cioè quelli che la pensano come te) potrebbe essere un'altra; fino a che mi convincerò definitivamente e incontrovertibilmente di aver ragione. O torto.

dai jerry che tu di manacce ne hai fatte fin troppe! si danno, si prendono..a te è sempre piaciuto costruirti un personaggio con un determinato tipo di gioco..queste ne sono le dirette conseguenze..lo sai anche tu. comprendo il brucio, lo capisco, ma dai..uno sbarazzo e passa tutto! poi cmq resta che quando proprio nn vanno, l "autosospensione ci sta"..però rinnovo per lo sbarazzo!

Mi permetto di inserirmi nelle vostre dotte elucubrazioni solo per dire, senza voler offendere nessuno, che gerry, come altri al circolo che non nomino, appartiene a quella nutrita categoria di giocatori che considerano un affronto qualsiasi mano vinta contro di loro, indipendentemente da situazioni, posizioni, percentuali o altro.
Hai vinto su di lui e, dunque, sei un busone; se, invece, perdi è normale e corretto perché lui ha fatto la cosa giusta e tu quella sbagliata.
Un bagno di sana umiltà al tavolo non farebbe male a nessuno...
Ripeto: senza offesa né risentimento, perché il bello di questo gioco è dato anche dalle discussioni infinite che si generano dopo le varie, inevitabili mani che si perdono per cattive letture o, peggio, partendo "da sopra".

vai tranquillo che non si offenderà gerry, non hai detto niente di male! cmq condivido la tua impressione, a volte capita anche questo..chissà quando sentiremo riecheggiare ancora una volta un "supergerry"..

Ieri sera, sit&go valido per il campionato.
Arriviamo a premio io, Menale e Anderlo; ho dominato il tavolo, peraltro bello tosto (via via son caduti Parru, Panda e Gil, tanto per dire), sono chip leader, non vedo chi mi possa levare il first prize se non un camion di sfiga guidato da Anderlo, coopilota Menale...
Menale è piuttosto corto, 3900, da utg rilancia di 1800, io guardo le carte, AA, vado il allin e lui calla, KJ (ma si può???), non è solo sotto un treno, è sotto al monte bianco; flop nullo per me e lui, ora è sotto l'intero Hymalaya...turn K, sento un prurito, river J, non ho parole.
Si continua, le cose non vanno per il meglio, cmq ho ancora circa 6000 quando, io grande buio, mi si presenta Anderlini (piccolo buio K8) e mi calla; io ho 94, ovviamente va bene così.
Attenzione, ora: flop, 94K, Anderlini 1200, io allin, lui calla, turn inutile, river 8!!!!!
Mi alzo, auguro in bocca a lupo, saluto e torno a casa, devo alzarmi alle 5 di mattina, ma prima devo aggiornare il mio personale manuale di gioco circa un paio di questioni prettamente tecniche che ancora non conoscevo...

marco ha scritto:Ieri sera, sit&go valido per il campionato.
Arriviamo a premio io, Menale e Anderlo; ho dominato il tavolo, peraltro bello tosto (via via son caduti Parru, Panda e Gil, tanto per dire), sono chip leader, non vedo chi mi possa levare il first prize se non un camion di sfiga guidato da Anderlo, coopilota Menale...
Menale è piuttosto corto, 3900, da utg rilancia di 1800, io guardo le carte, AA, vado il allin e lui calla, KJ (ma si può???), non è solo sotto un treno, è sotto al monte bianco; flop nullo per me e lui, ora è sotto l'intero Hymalaya...turn K, sento un prurito, river J, non ho parole.
Si continua, le cose non vanno per il meglio, cmq ho ancora circa 6000 quando, io grande buio, mi si presenta Anderlini (piccolo buio K8) e mi calla; io ho 94, ovviamente va bene così.
Attenzione, ora: flop, 94K, Anderlini 1200, io allin, lui calla, turn inutile, river 8!!!!!
Mi alzo, auguro in bocca a lupo, saluto e torno a casa, devo alzarmi alle 5 di mattina, ma prima devo aggiornare il mio personale manuale di gioco circa un paio di questioni prettamente tecniche che ancora non conoscevo...

Volevo precisare che Anderlo aveva K8, non so perchè sia uscita quella faccina da caxxo...

Azz... in quei casi Marco non ci puoi fare niente.. d'altronde Giovanni con quel rilancio con KJ ormai doveva buttarsi nel piatto e provare a giocarsela.. così come Anderlo nella mano dopo aveva floppato top pair e difficilmente poteva darti 9 4 o il K con un kicker più alto perchè probabilmente avresti rilanciato al suo call prima del flop. A questo punto vi racconto il mio ultimo sit giocato martedì scorso (di solito faccio il dealer quindi non gioco quasi mai per fortuna...). Restiamo in 5, i bui sono 600/1200. Io sono secondo in fiches con 7500, il chip leader ha 11000 circa. Gli altri 3 quindi sono cortissimi. Ad un certo punto sono piccolo buio e il grande buio di fianco a me ha 1600. Utg va all in di 2000, utg + 1 folda (è l'altro corto), il chip leader fa call. Tocca a me, ho QQ e allora per togliermi il chip leader e giocarmela contro il primo all in e il big blind (credevo che giocasse any card restando con 400 in caso di fold) spingo tutto e faccio re-raise all in. Incredibilmente il grande buio folda (dopo avrebbe pagato lo small e quindi all in obbligato). Il chip leader ci pensa.. un po' scocciato mi chiede "perchè hai fatto all in?". Io rispondo perchè devo farlo per forza dato che sono molto forte... Sapete come è andata?? Mi chiama con coppia di 6... Decide quindi di compromettersi il sit con 66 in quanto in caso di sconfitta per altro giusta sarebbe rimasto con 3500... Un bel flop bianco, turn idem ma... un bel 6 al river!! Scoppiate le due donne, io a casa, utg pure e gli altri 3 a premio con il big blind contentissimo e fiero dei suoi 400... Il bello è che dopo ha vinto il sit quello con 400!!! E il chip leader che aveva più di 20 mila ha perso! Giusto così...

E' questo il problema, stiamo sempre a valutare tra il peggio e il "leggermente" meno peggio (come dice Grillo);
chiaro che il grande buio doveva callare - ma già vedo schiere di giocatori abbottonatissimi capitanati dal buon Rino Macchi - insorgere e obbiettare: "e chi ha detto che DOVEVA callare? Ha scelto di giocarsi ancora una mano (l'ultima) e ha scelto bene, ha pure vinto il tavolo, per giunta!!!"
E vagli a dar torto...come al solito si parla di niente.